Quale Bicicletta Elettrica scegliere? In questo post trovi i modelli e prezzi bicicletta elettrica, come sceglierla, le migliori recensioni.
Tutto quello che ti serve sapere per l’acquisto della tua e-bike.
La bicicletta elettrica con pedalata assistita è oramai diventata un must in quanto è economica ed ecologica, rispettosa dell’ambiente come della salute della persone. In davvero poco tempo è diventata il mezzo migliore per spostarsi in città come nella natura. E’ il simbolo della smart city e il mezzo preferito nell’odierna urban mobility. Permette di fare attività fisica, trovare sempre parcheggio e godersi l’attività all’aria aperta senza traffico e stress.
Abbiamo raccolto in questa guida tutte le informazioni essenziali, e qualche curiosità, per consentirti di trovare il modello di e-bike migliore per te e per le tue necessità di trasporto.
Negli ultimi anni la bicicletta elettrica con pedalata assistita, conosciuta anche come e-bike (dall’inglese “electric bike”), ha avuto un successo esplosivo poiché in breve tempo è diventata il mezzo di spostamento preferito di moltissime persone desiderose di contribuire ad un mondo migliore (per combattere l’inquinamento, smog e traffico), per fare una scelta eco-friendly per la Natura e per potersi muovere in maniera smart e più veloce nelle aree cittadine solitamente ingorgate.
L’E-bike: una scelta Ecologica ed Economica
Effettivamente dal punto di vista della comodità, la bici elettrica è ottima in quanto permette di risparmiare parecchio tempo negli spostamenti, non richiede parcheggio, può entrare nel centro cittadino, non deve sottostare alle zone a traffico limitato e soprattutto evita tutti i costi legati all’utilizzo e alla manutenzione di un’auto (pensiamo semplicemente al carburante, all’assicurazione e al bollo, al rischio di incidenti).
Oltre a questo aspetto legato alla vita lavorativa, l’e-bike torna utile anche nel tempo libero visto che di rivela un ottimo strumento per fare qualche piacevole biciclettata unita a della salutare attività fisica all’aperto.
Per quanto riguarda il prezzo della bicicletta elettrica a pedalata assistita, possiamo dire che senza dubbio è calato considerevolmente rispetto ai primi tempi in cui questa partiolae bici doveva ancora farsi conoscere. Inoltre l’e-bike è un ottimo investimento che si ripaga facilmente considerando quanto tempo guadagnamo negli spostamenti, il guadagno della nostra salute e il quantitativo di stress risparmiato potendo lasciare a casa l’auto o non dovendo dipendere dai mezzi pubblici.
Ci sono diversi aspetti da considerare per l’acquisto di una buona bici elettrica che cercheremo di trattare in maniera quanto più possibile completa in questa guida, ma forse i due elementi principali da cui possiamo iniziare sono due: la tipologia di motore e la struttura fisica dell’e-bike.
A seconda del tipo di motore scelto potremo affrontare meglio alcuni particolari aspetti che dipendono dalle nostre specifiche esigenze di spostamento. Considerare il modello di motore a cui affidarsi significa magari trovare la migliore bicicletta elettrica per la salita, quella che può più facilmente trasportare un carico maggiore oppure capire quale e-bike è preferibile scegliere per un utilizzo più o meno intenso e frequente.
Il secondo aspetto da tenere in mente è quello legato alla struttura della bici e quindi al suo peso. Ad esempio uno dei modelli più ricercati dai pendolari è quello di una bicicletta elettrica leggera o leggerissima o magari di una e-bike pieghevole e quindi più facilmente trasportabile.
Come funziona una Bici elettrica?
L’ E-bike è una bici del tutto simile a quelle classiche a pedalata solo che in questo caso abbiamo un motore che funziona a batteria.
Proprio grazie al motore elettrico in dotazione l’e-bike è in grado di superare salite anche di una certa pendenza, inoltre possiamo compiere la stessa strada facendo meno fatica rispetto a quanta nel faremmo con il sistema tradizionale d spinta.
Cosa significa Bicicletta elettrica a pedalata assistita?
La Bicicletta elettrica a pedalata assistita differisce dalla semplice bici elettrica per la tipologia di motore montato. Al contrario di quanto il linguaggio comune ci abbia portato a pensare, queste due terminologie non sono sinonimi per indicare lo stesso prodotto.
La differenza sostanziale tra le due concezioni è questa:
– Con Bicicletta elettrica a pedalata assistita ci si riferisce ad un mezzo di trasporto a due ruote e motore che non necessita di bollo e neppure di targa. E’ la bici di cui parliamo in maniera approfondita in questo post.
– La Bicicletta elettrica è classificata come un ciclomotore e quindi, a esempio, non può sruttare le piste ciclabili.
La Normativa europea per la bicicletta elettrica
A stabilire il confine tra le due tipologie di bici e in che cosa consistano, interviene la normativa europea che specifica le differenze legate al tipo di motore utilizzato. Volendo entrare nel dettaglio il motore impiegato nelle bici con pedalata assistita è sempre inferiore a 250 W il che significa che la velocità massima raggiungibile non supera i 25 chilometri orari.
Quei modelli di bicicletta elettrica che troviamo in commercio avere un motore con una potenza di classe superiore (500, 750, 1000 W) sono invece classificati come un vero ciclomotore e quindi richiedono di essere identificate con apposita targa e il pagamento di bollo e assicurazioni annuali.
Per quanto riguarda l’utilizzo del casco, questo non viene specificato dalla normativa europea ma il suo uso è consigliato e molto utile per evitare conseguenze in caso di cadute o imprevisti.
Modelli di Bicicletta elettrica con utilizzo e caratteristiche
Scopriamo assieme le caratteristiche fondamentali che dobbiamo tenere a mente al momento della scelta della giusta bici.
Per avere un’idea su quale tipologia puntare pensiamo al tipo di utilizzo previsto e alla frequenza d’uso che immaginiamo possa meglio corrispondere al nostro caso. Questi aspetti influenzano di conseguenza la struttura della bici, i materiali e la qualità della realizzazione, dimensione e tipo di ruote, tecnologia impiegata e cambio delle marce.
Ulteriori differenze le troviamo nella bicicletta elettrica pieghevole e nella bici ibrida.
Passiamo ora a vederle in dettaglio:
CITY BIKE ELETTRICA – la soluzione cittadina
Questo è il modello in assoluto più amato e scelto da chi prevede un utilizzo prevalente o esclusivo in ambiente urbano. Risulta quindi perfetta in un contesto di pianura o di lievi dislivelli e per recarsi al lavoro.
L’assetto della City Bike elettria è solitamente caratterizzato da una seduta confortevole con ampio sellino e manubrio alto.
In dotazione troviamo il sistema di illunminazione e un cestino o portapacchi per il trasporto di borsa, valigetta o di una piccola spesa.
Le tipologie da uomo e da donna si differenziano per tinta, accessori, tipo di seduta.
E’ un modello di bicicletta elettrica che risponde bene e in maniera flessibile a diverse necessità. Per questo motivo le ruote montate da 26″ o 28″ hanno uno pneumatico con un disegno che è un buon compromesso tra le gomme lisce e quelle maggiormente tassellate. In questa maniera si ottiene il giusto grip ideale per l’utilizzo prevalente su strada e asfalto.
Il punto di forza della City Bike è dato dall’ampia gamma a disposizione sia per quanto riguarda le tipologie di scelta che per il lato prezzo.
Le biciclette elettriche economiche da passeggio fanno parte della fascia entry-level di questa categoria.
Per un buon modello di qualità possiamo pensare di stare attorno ai 1.000 euro ma ne esistono anche alcuni a qualcosa meno.
BICI ELETTRICA PIEGHEVOLE – per chi desidera il modello più compatto
La Bici elettrica pieghevole è il secondo dei modelli più apprezzati in quanto è fortemente ottimizzato dal punto di vista delle dimensioni e dell’ingombro generale. Il telaio, le dimensioni delle ruote e il peso del mezzo sono tutti aspetti studiati nel dettaglio per consentire notevole risparmio di spazio che consente un facile trasporto nel baule dell’auto come sui mezzi pubblici come su bus e in treno. Le misure e il peso ridotto sono ideali anche per portare la bici sempre con noi, magari in ufficio o in casa.
Le misure compatte sono pensate per permettere di ripiegare il telaio e lo sterzo. Così pure le ruote sono di piccole dimensioni, inferiori alle standard (parliamo di un diametro che parte da 16″ per raggiungere i 24″ al massimo).
MOUNTAIN BIKE ELETTRICA – per gli amanti del fuoristrada sportivo
La seconda tipologia di bici elettrica a pedalata assistita che vediamo è quella per essere impiegata su strade sterrate, sentieri bianchi o accidentati.
E’ perfetta per gli ambienti immersi nella natura dove non è detto siano sempre presenti tracciati puliti su cui pedalare.
La Mountain bike elettrica, chiamata anche “mtb” è scelta anche da chi prevede un utilizzo sportivo oppure su strada con particolare pendenza.
Se cerchiamo un motore altamente performante e capace di affrontare tratti in salita, dobbiamo scegliere uno di questi modelli.
Solitamente la seduta può risultare meno comoda a motivo della struttura in alluminio o carbonio fortemente ottimizzata e compatta.
A differenza di quanto avviene per la City Bike, in questo caso la posizione tenuta dall’utente è meno eretta e più assimilabile a quella tenuta nelle classiche bici sportive.
Il diametro delle ruote è similare o leggermente superiore a quello della City Bike e varia da 26″ a 29″. La Mountain bike elettrica è poi dotata giustamente di sospensioni e freni a disco. Il tipo di ammortizzazione suddivide la tipologia in due sottocategorie che più sotto andremo a meglio definire: la Mountain bike front suspended e la Mountain bike full suspended.
In commercio è possibile trovare Mountain bike elettriche anche pieghevoli.
BICICLETTA DA CORSA ELETTRICA – velocità su strada
Qusto modello è quello che vediamo nelle competizioni su strada dedicate alla bici elettrica.
Si riconosce a colpo d’occhio per via della tipico telaio in fibra di carbonio con struttura a diamante.
Dal momento che anche in questo caso risulta importante l’assetto sportivo, la seduta riprende il tipo montato sulla mountain bike e il manubrio è quello riconoscibile “a manubrio” ricurvo che apprezzano i ciclisti su strada.
In questo caso le ruote sono più alte del solito (a partire dai 28″) e il motore impiegato si contraddistingue per la sua silenziosità.
Troviamo biciclette da corsa elettriche sia prodotte dai grandi marchi del ciclismo tradizionale, ch da parte di marche emergenti che presentano prodotti più economici.
BICI ELETTRICA IBRIDA
Rispetto alle altre bici elettriche che sono munite di batteria al litio che deve essere ricaricata collegandola alla rete elettrica, la bici elettrica ibrida può essere ricaricata con la pedalata del ciclista come accade anche con le batteri delle automobili ibride dotate di alternatore.
E’ una tipologia in fase di sperimentazione e deve ancora uscire in commercio.
Con bici ibrida si intende anche un altro modello di bici che è una via di mezzo tra altre tipologie.
Caratteristiche motore bici elettrica
Come abbiamo accennato, assieme alla struttura è proprio il motore a caratterizzare maggiormente le tipologie di biciclette elettriche a disposizione.
Di fatto è la presenza del motore quell’elemento caratterizzante rispetto alla bici tradizionale a pedalata semplice.
Per valutare il tipo di motore dobbiamo tenere presente due parametri: la potenza e la posizione del motore.
Il motore ha l’obiettivo principale di sviluppare la forza motrice per rendere la bici autonoma nel movimento dal nostro intervento. Allo stesso tempo fa funzionare le luci che al pari del casco e dei catarigrangenti sono un componente a servizio della nostra sicurezza su strada.
Potenza del motore
Per definizione, secondo quanto disposto dalla normativa europea, una bici elettrica a pedalata assistita deve avere una potenza motore che sia pari o inferiore a 250 W. In realtà, volendo cercare bene, è piuttosto raro trovare una potenza inferiore ai 250 W.
Da questo punto di vista i motori delle bici elettriche si equivalgono.
Oltre a ciò la stessa normativa stabilisce che la velocità di 25 km/h sia quella massima consentita per il motore.
In poche parole, se raggiungiamo i 25 km/h e con la pedalata manuale superiamo questo limite, il motore si spegne fino a quando la velocità non si riabbassa.
Ciò significa che come utenti non abbiamo particolari limiti di velocità da rispettare (al netto di quanto espresso dalal segnaletica) e che il limite massimo dei 25 km/h è riferito solo alla spinta data dal motore.
Quando troviamo scritto in giro che quel tal modello di bici elettrica supera questa soglia di velocità ci si riferisce ad una precisa tipologia chiamata S-Pedelec e in quel caso parliamo di una bici elettrica che è in tutto per tutto assimilabile ad un ciclomotore con i relativi oneri.
Posizione del motore
Come abbiamo visto, la potenza del motore è un parametro standard che di solito corrisponde e comunque non supera i 250 W. L’altro parametro che invece influenza maggiormente le prestazioni di una bici elettrica è quello del posizionamento del motore che può variare in 3 zone differenti:
1. MOTORE ANTERIORE
Lo troviamo localizzato sul mozzo della ruota anteriore e per questo motivo risulta anche di facile montaggio / smontaggio.
Comporta però lo svantaggio di modificare la trazione della bici che da posteriore passa appunto ad anteriore. Per questo motivo la bici può essere soggetta a minor aderenza e a slittamentinel caso di cattivo condizioni meteo, salite e strade non perfette.
2. MOTORE POSTERIORE
In questo caso il motore è collocato vicino al sistema del cambio sulla ruota posteriore. La trazione rimane identica a quella della bici posteriore e per questo la tenuta su strada è migliore per quanto riguarda l’aderenza.
Lo svantaggio è dato dal fatto che risulti più difficile nel montaggio.
Sia per il motore anteriore che per il motore posteriore è necessario andare a scollegarli qualora si dovesse sostituire una ruota forata. L’aspetto positivo è che questi due modelli di motore sono quelli che si possono montare anche sulle bici tradizionali permettendo di trasformarle in vere e proprie bici elettriche. In tal caso si utilizza lo specifico kit di conversione che permette l’adattamento.
3. MOTORE CENTRALE
Sicuramente la miglior collocazione tra le possibilità di scelta dal momento che il motore elettrico viene posto all’interno del telaio con conseguente miglior distribuzione del carico sulle ruote.
La bici risulta senza dubbio più stabile in tutte le condizioni e più comoda per l’utilizzatore.
Anche il cambio ruota non ne risente tanto che questa soluzione appare funzionale e pratica.
Il motore centrale, proprio per la sua posizione, è concepito per essere montato solo su telai predisposti e quindi richiede una struttura idonea per ospitarlo.
Tipi di BATTERIA bici elettrica, autonomia e distanza percorribile
Il terzo fattore utile per decidere quale bicicletta elettrica scegliere è determinato dalla componente della batteria (le variabili sono la tipologia, l’autonomia e, anche in questo caso come per il motore, la sua posizione).
Da queste caratteristiche variano le prestazioni della bici elettrica e di conseguenza il prezzo.
Detto questo consideriamo che la quasi totalità dei modelli in produzione di bici elettrica sono dotati di batteria rimovibile che ci facilita in maniera considerevole al momento del collegamento alla rete elettrica per la ricarica.
Le batterie si basano sul funzionamento di diverse tecnologie che si basano su differenti accomulatori come ad esempio il litio. Questo composto è tra i più apprezzati in quanto il migliore in fatto di resistenza, leggerezza e velocità di ricarica.
Altre due tecnologie molto utilizzate sono quelle con gli accomulatori in piombo gel e in Ni-MH (nichel idruro di metallo).
Altro aspetto associato alla batteria è la sua capacità (descritta in Wh, ovvero in Watt orarie). Con “capacità” di una batteria descrive la quantità di forza passata dal motore alla bici in un dato quantitativo di tempo.
Per poter avere un parametro qualitativo di massima possiamo pensare ad una capacità di almeno 360 Wh.
Il fattore dell’autonomia è correlato al discorso della capacità.
Se la capacità è la quantità di energia trasmessa dalla batteria al motore in un certo periodo, con autonomia si indicano quanti chilometri la bici è in grado di percorrere con una carica.
L’autonomia dipende dal peso trasportato (peso proprio della bici e dell’utente), il tipo e l’andamento della strada (un fondo stradale irregolare o una salita richiedono maggiore energia per essere affrontati), la velocità media con le accelerazioni e le decelerazioni, la tenuta e l’usura della batteria. Per questi motivi non è semplice stabilire in maniera matematica l’autonomia, cosa che di fatto neppure per gli altri mezzi di trasporto è facile fare.
Tuttavia, anche in questo caso, possiamo considerare un valore di riferimento su cui basarci per acquistare una bicicletta elettrica di buona qualità restando su un range di 50 – 80 km di autonomia.
Come per il motore, anche la batteria può essere montata di differenti posizioni. Tra quelle più diffuse la collocazione migliore appare essere quella della batteria sul telaio. Pure in questo caso la motivazione è legata ad una maggiore stabilità della bici determinata dal corretto bilanciamento del carico. Le bici elettriche più costose prevedono addirittura la batteria incorporata direttamente all’interno del telaio.
L’alternativa presente in altri modelli è quella di porre la batteria sul portapacchi ma questa scelta comporta ad una minor aderenza delle ruote e al fatto di portare via spazio utile a bordo che altrimenti potremmo sfruttare per portare con qualche oggetto o carico aggiuntivo.
Cos’è e come funziona la Pedalata assistita nelle bici elettriche?
Il sistema della pedalata assistita è ciò che rende speciale una bicicletta elettrica, un alleato meraviglioso che permette di fare più strada pedalando meno o addirittura senza dover intervenire in prima persona!
E’ associato al motore e il controllo della pedalata è attivato mediante due sensori dedicati che sono il sensore di pedalata e il sensore di sforzo:
SENSORE DI PEDALATA
Questo sensore è collegato al movimento della pedalata e si attiva proprio su quanto registrato per fornire costantemente il proprio intervento a seconda di quale livello di assistenza abbiamo settato.
Il sensore di pedalata dipende dal semplice movimento della bici e non dall’impegno con cui si pedala. Di fatto è il motore a sobbarcarsi del movimento della bici e la pedalata è simbolica in quanto eseguita senza sforzo.
SENSORE DI SFORZO
Il sensore di sforzo, rispetto a quello di pedalata, interviene in base alla pressione che andiamo ad applicare sui pedali. L’intensità viene di conseguenza incrementata in maniera graduale e proporzionale alla forza che mettiamo nella pedalata.
Il motore incrementa la potenza a seconda del nostro sforzo quindi è sempre richiesto il nostro intervento.
Una bicicletta con sensore di sforzo è la scelta migliore per chi desidera tenersi in forma, allenare i muscoli e fare attività fisica.
Cosa sono i livelli di assistenza
Il conducente di una bici elettrica può scegliere di volta in volta il miglior livello di assistenza ovvero l’intensità di supporto alla pedalata fornito dalla bicicletta. In salita, dove fa comodo avere un aiuto maggiore, possiamo regolare il motore così che intervenga rispetto a quando siamo in discesa o in rettilineo dove è sufficiente benissimo la nostra pedalata fisica.
Ogni livello di assistenza va a regolare quindi la potenza del motore e su una bici ne possiamo trovare da 2 a 5 a seconda del modello e della qualità de mezzo.
Aspetti strutturali e specifiche bici elettrica
1. Il Telaio
Con telaio ci si riferisce alla struttura portante della bici elettrica. Gran parte del peso della bici è dato da questo componente e dai materiali in cui è realizzato. Questi ultimi variano in base alla fascia di qualità.Nei modelli base il telaio sarà probabilmente in acciaio che ha il vantaggio di essere resistente anche se risente di un peso specifico maggiore.
Bici di fascia superiore sono in fibra di carbonio oppure in alluminio.
In particolar modo questi ultimi sono interessanti perché riassumono le doti di robustezza tipiche dell’acciaio e quelle della leggerezza associate alle fibre di carbonio.
2. Peso e misure
Il peso di una bici è determinato dal materiale impiegato per il telaio (nelle mountain bike ad esempio è più pesante rispetto ad una bici da strada), dalle dimensioni (che a loro volta dipendono dall’altezza e peso del conducente) e dal tipo di ruote. Per questo motivo quando si è alla ricerca di una e-bike leggera o leggerissima bisogna valutare tutti questi aspetti.
Per quanto riguarda il peso, ogni bici elettrica è classificabile in una di queste 4 classi o taglie:
- Bicicletta elettrica leggerissima: fino ai 15 kg
- Bicicletta elettrica leggera: dai 15 ai 20 kg
- Bicicletta elettrica media: dai 20 ai 25 kg
- Bicicletta elettrica pesante: dai 25 ai 30 kg
Teniamo presente che una bici elettrica è sempre più pesante di una classica senza motore e senza batteria.
Il peso medio di una bici elettrica in commercio si aggira attorno ai 20 – 25 kg ma naturalmente possiamo trovarne di più leggere e compatte come di quelle meno ottimizzate che solitamente possiedono un costo inferiore.
3. Forcella ammortizzata o semplice?
Con il termine “forcella” viene indicato quel componente del telaio posizionato nella sua estremità anteriore, nel punto di innesto con la ruota.
Assume una particolare forma a Y rovesciata ed è il punto il cui il telaio si biforca per accogliere la ruota davanti.
La forcella può essere semplice oppure dotata di sistema di ammortizzazione.
A seconda dei casi è dello stesso materiale della restante parte del telaio oppure realizzata con una lega ammortizzata pensata per resistere meglio alle sollecitazioni date dalla strada.
La terza tipologia di forcella è quella che è invece dotata di un ammortizzatore a parte che ha lo scopo specifico di assorbire i colpi e ammorbidire gli eventuali urti a cui è sottoposta la ruota nella sua funzione.
La forcella con ammortizzatore è un elemento assolutamente essenziale se stiamo decidendo quale bicicletta elettrica scegliere come mountain bike (per l’utilizzo fuori strada o su sentiero) o come bici elettrica da corsa che necessita di accessori maggiormente performanti per l’utilizzo sportivo.
Se l’e-bike che ci interessa è destinata prevalentemente per un uso cittadino di spostamento possiamo benissimo non curarci di questo aspetto.
4. Diametro Ruote
Il diametro delle ruote di una bici elettrica varia a seconda del modello, utilizzo e marca. Sono comunque misure standard di cui troviamo tranquillamente sempre il ricambio.
La ruota di dimensione inferiore è quella che sta sugli 11 – 12″. Viceversa il diametro maggiore che possiamo trovare sulle ruote delle e-bike è quello dei 28-29″.
Nella scelta di una bici elettrica possiamo valutare l’aspetto legato al diametro delle ruote se desideriamo un modello leggero / portatile (ruote di piccolo diametro) oppure se prediligiamo la comodità (ruote di diametro maggiore). La scelta delle ruote è influenzata dalla statura dell’utente esclusivamente qualora sia una persona con altezza inferiore a 1,60 m (scegliere un diametro inferiore ai 26″).
Le dimensioni delle ruote di una bici sono descritte in 3 possibili modalità di misura che esprimono la grandezza del diametro:
– Misura in pollici
E’ l’unità di misura più diffusa. Utilizzata prevalentemente nei paesi anglosassoni è diventata nel tempo parte del linguaggio tecnico internazionale.
– Misurazione ISO / ETRTO è quello impiegato in Europa
– Marcatura francese è quella che descrive sia il diametro esterno che quello interno della ruota
5. Cambio
Passiamo ora a prendere in considerazione il tipo di cambio installato sulla bici elettrica dal momento che tutti i modelli ne sono provvisti.
Il tipo di cambio varia rispetto ai componenti di cui è composto: corona, pignone e loro catena di collegamento.
La guarnitura è invece l’insieme di corona e pedali che si rapporta con il pignone per variare la marcia e l’intensità della pedalata, più dura o facile.
I modelli di e-bike più basic sono quelli con un solo rapporto. E’ il tipo di camnio in assoluto più semplice in quanto pignone e corona possiedono una sola ruota dentata dove scorre la catena. Una bici a cambio fisso è preferibile utilizzarla in zone pianeggianti.
Abbiamo invece più cambi (marce) quando i pignone ha più di una ruota dentata e la corona ne ha almeno una. In questo caso la bici possiede un unico deragliatore (il sistema che fa passare la catena da una ruota dentata all’altra nel cambiare marcia).
Ulteriore grado di libertà lo abbiamo quando sia il pignone che la corona hanno più ruote dentate.
6. Freni
Le bici elettriche come quelle standard sono dotate di sistema di frenata ad entrambe le ruote e azionabile mediante leve disposte sul manubrio.
Solitamente la leva destra interviene sulla ruota posteriore, mentre quella sinistra sulla ruota anteriore.
Esistono diverse tipologie di freno ma le più diffuse sono principalmente queste:
– Treni a tamburo: i più economici e quelli più diffusi un tempo. Le ganasce poste all’interno del mozzo non rischiano di sporcarsi e non richiedono manutenzione. Lo svantaggio è il surriscaldamento dato dalla difficoltà di disperdere il calore generato dall’attrito della frenata. Per questo motivo oggi il sistema viene montato solo posteriormente dal momento che la ruota dietro è meno sollecitata.
– Freno cantilever: è nato dall’idea di semplificare il sistema frenante e per renderlo leggero. Viene installato su entrambe le ruote e consiste in una coppia di pattini in gomma che comprimono sui lati il cerchio della ruota. Sono freni molto buoni, apprezzati per la facilità con cui si mantengono puliti e la facilità di controllo dell’usura.
Di questa stessa famiglia fa parte anche il freno a “U” che prende il nome dalla sua forma. Viene utilizzato molto sulle bici da strada.
– Freni V-Brakes: il sistema frenante oggi più utilizzato. Viene montato sulla forcella anteriore e posteriore e, come dice il nome, assume una configurazione a V rovesciata. E’ l’evoluzione del freno cantilever ma esercita una potenza superiore. Ha un’ottima tenuta anche in presenza di fango e acqua. Facilita la registrazione così come il cambio ruota.
– Freni a Disco: sistema frenante derivato dall’ambito auto / moto. E’ il migliore per affidabilità e garantisce una frenata potente e sicura.
E’ stato adottato fin da subito sulle mountain bike ma si vede anche su altri modelli. Esiste in due varianti con comando a cavo e con comando idraulico.
Il secondo è il linea si massima più costoso.
La migliore bicicletta a pedalata assistita e come sceglierla. Scopriamola insieme!
Non è mai semplice stabilire quale sia la migliore bicicletta elettrica dal momento che la risposta varia in base all’utilizzatore ma lo si può fare prendendo in considerazione alcuni parametri che possono essere il budget a disposizione, la presenza di accessori, la qualità ricercata, le dimensioni e la tecnologia.
Possiamo volere un bici nuova oppure usata di seconda mano, una e-bike economica oppure una top di prima fascia…